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Oasis: la band iconica che ha definito un’epoca

Nel vasto panorama del rock britannico degli anni ’90, poche band brillano con la stessa intensità degli Oasis.

Con i loro inni travolgenti, le personalità carismatiche e le polemiche fuori dal palco, hanno conquistato il cuore di milioni di fan in tutto il mondo, diventando una delle band più influenti e iconiche del secolo scorso.

Fondati nel 1991 a Manchester da Paul “Bonehead” Arthurs (chitarra), Liam Gallagher (voce), Paul “Guigsy” McGuigan (basso) e Tony McCarroll (batteria), si sono rapidamente affermati come una forza da non sottovalutare nella scena musicale britannica.

Nati con un altro nome (Rain), fu Liam a proporre Oasis agli altri componenti, in poco tempo però, si rese conto che alle loro canzoni mancava la forza nei testi, per questo chiese al fratello Noel di entrare nella band.

É stato il 1994 l’anno che ha segnato il loro ingresso trionfale nel panorama internazionale con l’album di debutto Definitely Maybe.

Proprio in questi giorni di 30 anni fa, si misero al lavoro sul disco che ha catturato l’essenza del suono britpop dell’epoca, con brani come Live Forever e Supersonic.

Canzoni che hanno ammaliato pubblico e critica.

Ma è stato con il loro secondo album, (What’s the Story) Morning Glory? del 1995, che gli Oasis ha raggiunto l’apice della fama.

Trainato da singoli come Wonderwall, Don’t Look Back In Anger e Champagne Supernova, l’album è diventato un fenomeno globale, vendendo milioni di copie in tutto il mondo e diventando una colonna sonora per un’intera generazione.

Il carisma ribelle di Liam Gallagher e la maestria musicale di suo fratello Noel, autore principale delle canzoni, hanno catalizzato l’adorazione dei fan e hanno trasformato Oasis in un’icona culturale.

Ma il successo per gli Oasis non è stato senza turbolenze.

La rivalità tra i fratelli Gallagher, è diventata leggendaria, alimentando titoli scandalistici e polemiche nel corso degli anni.

Le loro liti pubbliche, sia sul palco che fuori, hanno alimentato il fuoco della stampa e hanno dato vita a una dinamica tumultuosa che ha mantenuto la band costantemente sulle prime pagine dei giornali.

Nonostante le lotte interne e i cambi di formazione, la band ha continuato a produrre musica nel corso degli anni successivi, con album come Be Here Now e Standing On The Shoulder Of Giants.

Tuttavia, nel 2009, la band si è sciolta ufficialmente dopo un ennesimo litigio tra i fratelli Gallagher nel backstage di un concerto.

Nonostante la loro separazione, l’influenza degli Oasis rimane tangibile nella musica contemporanea e nella cultura popolare.

Le loro melodie orecchiabili e le liriche potenti hanno ispirato intere generazioni di musicisti, mentre il loro stile senza compromessi ha definito un’epoca nella storia della musica britannica.

Anche se i fratelli Gallagher possono non essere mai riusciti a superare le loro divergenze personali, il loro contributo alla musica rimarrà inciso nella storia come una delle pagine più vibranti e indimenticabili del rock ‘n’ roll.

Nel trentennale del loro debutto, si torna a parlare di loro perché in una recente intervista, Liam ha dichiarato che il fratello Noel avrebbe detto no ad una proposta milionaria per un tour celebrativo.

Liam però non è stato a guardare, infatti il prossimo 1° Marzo, verrà pubblicato da Warner il disco che ha realizzato con l’ex membro degli Stone Roses John Squire.

Fu proprio quando andò a vedere un concerto della band di Ian Brown nel 1988 che Liam decise di fare musica.

Il progetto è nato sul palco del gigantesco show di Liam al Knebworth Park per la performance di Champagne Supernova, in quella occasione i due, che si conoscevano dal 1989, hanno deciso di lavorare insieme a qualcosa di più sostanzioso che poi è diventata realtà.

Sono già due le canzoni disponibili per l’ascolto.

La prima Just Another Rainbow è arrivata il 5 Gennaio, la seconda invece intitolata Mars To Liverpool è arrivata nel giorno in cui i due hanno annunciato il loro tour il 26 Gennaio.

Tra le date, una anche in Italia, i sue si esibiranno il 6 Aprile al Fabrique di Milano.

 

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