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LTG de La Tempesta Gentile

“LTG” è un’odissea sonora che trasporta l’ascoltatore in un viaggio attraverso l’universo dell’anima e dello spazio. L’album d’esordio de La Tempesta Gentile è un’opera ambiziosa che si distingue per la sua poetica visionaria e la sua capacità di esplorare tematiche profonde e universali.

È un disco che non parla di rabbia, rassegnazione, critica, apatia, o qualunque altra sensazione legata alla tormentata condizione terrestre. È un album che, partendo dall’osservazione della terra e da una primordiale passione per l’astronomia, si propone di rappresentare un viaggio in cui le difficoltà e la speranza si fondono tra ostacoli e luoghi inesplorati, alla ricerca della leggerezza perduta. Si tratta di un lavoro che cerca di aprire gli occhi, allargando l’orizzonte e allentando la morsa della gravità.

Spiega la band a proposito del nuovo album: ““LTG è la nostra personale fuga dall’accelerazione gravitazionale che ci tiene incollati a questo pianeta. È il nostro tentativo di distacco dalle forze più dure e implacabili, create tante volte da noi stessi, per appiattirci e omologarci al nostro piccolo mondo. LTG è un viaggio, una nuova prospettiva.”

Fin dall’inizio, l’album ci catapulta in un mondo di sogno e contemplazione con Interpretare I Sogni (A Volte Serve), una traccia che invita l’ascoltatore a lasciarsi trasportare dall’immaginazione e ad abbracciare gli obiettivi con determinazione. Il viaggio continua con Verso Giove, un brano che ci immerge in una nube di suoni eterei e riverberi, trasportandoci verso le profondità dello spazio infinito.

Attraverso tracce come Esplorazione e Satelliti Galileiani, la band emiliana ci porta in un’epica avventura attraverso mondi sconosciuti e possibilità infinite. Le atmosfere sognanti e i testi suggestivi ci trasportano in un regno di meraviglia e scoperta, mentre il ritmo pulsante ci spinge avanti verso l’ignoto.

“LTG” non è solo un viaggio spaziale, ma anche un viaggio interiore, come dimostrato dalle tracce Senza Nome e Senza Nome (Sole). Queste canzoni ci invitano a esplorare i recessi della nostra coscienza e a trovare la nostra luce interiore anche nei momenti più bui.

La band esplora anche temi legati alla gravità e alla ricerca di leggerezza con 9,8 e Atterraggio Semplice. Queste tracce ci ricordano l’importanza di lasciarci alle spalle ciò che ci trattiene e di abbracciare la libertà di volare.

La traccia finale dell’album, intitolata La Tempesta Gentile, chiude il viaggio con un ritorno alla riflessione e alla contemplazione. La band cerca di chiarire definitivamente la propria unità di intenti attraverso questa composizione. Questo brano sembra sintetizzare il tema principale dell’album, invitando l’ascoltatore a esplorare le profondità della propria anima e ad abbracciare la leggerezza e la speranza nel mezzo delle difficoltà. Con un’atmosfera eterea e una melodia avvolgente, il brano offre un finale suggestivo e coinvolgente all’esperienza sonora dell’intero album.

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