A dieci anni esatti da quel solstizio nel quale teneva a battesimo il Moon in June (festival nato da una intuizione di Sergio Piazzoli e a lui dedicato) Vinicio Capossela torna all’Isola Maggiore del Lago Trasimeno a rinsaldare il legame con l’eredità dello scomparso promoter e amico e a rinnovare la magia. Lo fa, anche stavolta, in un luogo fatato, col palco che appare sospeso sulle acque e col tramonto come sfondo, con uno dei suoi progetti più visionari: Sirene – richiami, emergenze e affioramenti.
Da navigato incantatore Capossela miscela, trasforma, scompone e riunisce immaginazione e realtà, mito e cronaca, grottesco e tragedia come solo lui sa fare dando vita a creature ibride e meravigliose, come sirene appunto. E, come loro, col suo canto ammalia e trasporta altrove. Qualcuno ha detto che un concerto di Vinicio Capossela è un biglietto per un viaggio. Sì, un viaggio di cui sono ignoti percorso e destinazione, ma che riserverà con certezza emozione e stupore, e nel quale è stato accompagnato da Daniela Savoldi (violoncello), Alessandro “Asso” Stefana (chitarre), Raffaele Tiseo (violino) e Vincenzo Vasi (theremin, percussioni “e altre diavolerie”).
In apertura, special guest, il cantautore Renzo Rubino.
Scaletta:
Bardamù
Non trattare
SS. dei naufragati
Ariosto governatore
Dimmi Tiresia
Le Pleiadi
Dall’altra parte della sera
La belle dame sans merci
Fuggite amanti amor
Lord Jim
Lanterne rosse
Maraja
Musicanti di Brema
Acqua chiara alla fontana
Pryntill
Le sirene
—
Camera a sud
Che coss’è l’amor
Può essere o non essere, this is the question
