Dal 23 al 25 Ottobre 2025, Sanremo si prepara a fiorire di parole e note.
Torna il Premio Tenco, la rassegna che da oltre cinquant’anni custodisce l’anima della canzone d’autore.
Ogni edizione è un viaggio nel cuore della musica, ma quest’anno il tema scelto, “Con la memoria”, è un invito a non dimenticare, a fare del canto una forma di resistenza al tempo, un archivio vivo di storie individuali e collettive.
I premi alla carriera: voci che hanno lasciato tracce indelebili
Ad aprire il racconto, ci saranno i grandi protagonisti che riceveranno il Premio Tenco alla Carriera:
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Baustelle, architetti sonori capaci di trasformare malinconia e cinema in canzoni.
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Goran Bregović, con la sua musica balcanica che è memoria di popoli, viaggi e contaminazioni.
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Ricky Gianco, uno dei padri del rock italiano, simbolo di libertà e sperimentazione.
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Daniele Silvestri, cantore ironico e poetico delle contraddizioni del presente.
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Tosca, voce intensa e teatrale, che ha fatto della canzone una lingua universale.
A loro si affiancheranno alcuni riconoscimenti speciali come il Premio all’Operatore Culturale, attribuito a Tito Schipa Jr., pioniere di intrecci fra musica e teatro, e il Premio Yorum dedicato alla memoria di Refaat Alareer, poeta palestinese.
Il premio verrà ritirato dal collettivo turco Grup Yorum, simbolo di resistenza artistica.
Un premio che dà sostanza concreta, al filo rosso che lega memoria e testimonianza.
Le Targhe Tenco 2025: i dischi dell’anno
Ogni anno il Premio Tenco incorona le opere che hanno saputo ridisegnare la canzone d’autore contemporanea.
Quest’anno il trionfo è di Lucio Corsi, che con il suo album Volevo Essere Un Duro ha conquistato la Targa per il miglior album in assoluto, regalando al pubblico un lavoro che mescola visionarietà e radici, leggerezza e ombre.
Altri premi rivelano un panorama ricco di nuove voci e sensibilità e sono:
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La Niña con Furèsta (miglior album in dialetto)
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Anna Castiglia con Mi Piace (miglior opera prima)
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Ginevra Di Marco con Kaleidoscope (miglior album di interprete)
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La canzone dell’anno è ancora di Lucio Corsi, Volevo Essere Un Duro, sigillo di un percorso che ha già il sapore di classico.
Con la memoria: il tema che lega le serate
Il direttore artistico Sergio Secondiano Sacchi, ha voluto la memoria come parola-chiave di questa edizione: non solo come ricordo, ma come atto presente.
Memoria di artisti e repertori che hanno segnato la storia, memoria delle lotte e delle libertà negate, memoria come ponte tra generazioni.
Così, accanto ai premi e ai concerti, ci sarà spazio per una masterclass dedicata a Lucio Dalla, pensata per le scuole.
Un passaggio di testimone verso i più giovani, perché la canzone continui a far crescere le voci future.
Sanremo, ancora capitale della parola cantata
Il Teatro Ariston accoglierà tre serate in cui i premiati si alterneranno agli ospiti, in un mosaico di musica, racconti e incontri.
Non sarà solo una celebrazione: sarà un rito collettivo, dove ogni nota diventa una traccia di ciò che siamo stati e di ciò che possiamo ancora ricordare.
Il Premio Tenco non è mai soltanto un palco su cui esiibirsi.
Piuttosto è una bussola, un archivio, un diario aperto.
E nel 2025, con la memoria, ricorderà che la canzone d’autore è la più resistente delle mappe: ci dice da dove veniamo e ci suggerisce dove andremo.
