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Intervista a Tekla

Francesca in arte Tekla, sin da giovanissima si dimostra appassionata di poesia e musica.  

Nel 2015 inizia il percorso musicale su Rai2, al talent The Voice of Italy. Dal 2019 inizia un percorso indipendente di autoproduzione che include la creazione di testi e suoni per altri artisti, inizia così diverse collaborazioni in veste di autrice. Una collaborazione dalla quale è nato un progetto di duo femminile con Ilaria. 

“Male”, il nuovo singolo di Tekla, esplora l’oscurità delle relazioni umane, con sonorità inquietanti e ammalianti che alternano dolcezza e amarezza. Il testo affronta la tossicità delle relazioni, invitando a riflettere sulle dinamiche di potere e sulla volontà di dominare o subire. Il messaggio principale è quello di guardare oltre le apparenze, interrogandosi sulle motivazioni dietro i comportamenti, e imparare dalle relazioni per costruire legami più sani e autentici.

Ciao Tekla, benvenuta su 100Decibel. Vorrei iniziare chiedendoti qualcosa riguardo al tuo processo creativo. Cosa ti ispira quando componi la tua musica?

Ciao grazie per l’accoglienza, il mio processo creativo cambia di volta in volta, nulla e mai come sempre, nulla si ripete due volte. Sicuramente una fonte di ispirazione è il mio quotidiano, difficilmente riesco a scrivere di ciò che non vivo.

Parlando del tuo nome d’arte, “Tekla”, c’è un significato particolare dietro questa scelta?

Tekla ha un significato per me molto profondo, nato di pancia e scelto sulla base della stima che provavo per una regista milanese che portava questo nome di battesimo. Successivamente ho scoperto che il significato anche dal punto di vista letterale è estremamente positivo, significa “Luce Benedetta”.

Parliamo del tuo ultimo singolo “Male”. Hai affrontato tematiche molto profonde in questo brano, come la tossicità delle relazioni e il gioco di potere. Cosa ti ha spinto a trattare questi argomenti?

Spesso in maniera anche inconscia, quasi quasi per gioco, iniziamo frequentazioni che comportano un sacco di sacrifici e limitazioni. Solo una volta giunta al termine si ha la lucidità mentale per riconoscere ciò che invece ha provocato sicuramente crescita ma anche traumi. È stata per me un’esigenza, una cura, affrontare un argomento che purtroppo credo sia comune a tante persone. 

C’è una canzone o un progetto musicale che hai realizzato di cui sei particolarmente orgogliosa? Se sì, cosa lo rende così speciale per te?

Per me ogni “Progetto Musicale” è un figlio unico, di cui sono estremamente fiera. In questo momento “Male” rappresenta il brano su cui sto investendo un sacco di energie e che mi rende particolarmente orgoglio. Non credo esista uno migliore di altri, probabilmente il migliore deve ancora nascere.

Qual è il rapporto tra la tua musica e il tuo benessere emotivo? C’è qualche modo in cui la tua arte ti aiuta a esplorare o affrontare le tue emozioni personali?

Il rapporto tra la musica e il mio benessere emotivo è estremamente profondo, necessito di scrivere, di esprimermi, di avventurarmi all’interno di tutte quelle contraddizioni che fanno parte dell’animo e delle emozioni. La musica mi consente di fare chiarezza, spazio, così da comprendere qual è realmente lo scopo di ciò che mi accade intorno.

Hai qualche progetto musicale in cantiere che vuoi condividere con i nostri lettori?

Un sacco di progetti in cantiere, al mese di aprile, ma tutta la primavera ha in serbo un sacco di sorprese, sia per il mio progetto da solista, sia per il progetto insieme a Ilaria.

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