Bobo Rondelli torna sul palco del Monk per il suo nuovo tour “Storie assurde Live 2025”, partito da Milano giovedi scorso e incentrato sul suo ultimo e omonimo lavoro in studio.
Ad accompagnarlo sul palco, dopo il set di apertura a cura del duo Leopard Vjolet, la band pop-swing “Musica da Ripostiglio”, che ha collaborato alle registrazioni del disco, curandone anche gli arrangiamenti.
Anche grazie ai musicisti jazz-swing che lo accompagnano, Bobo Rondelli regala uno spettacolo a cavallo tra musica e cabaret, che rivela il suo lato più giocoso e scanzonato, con brani come Il Gigolo’ di Rotterdam, Marmellata e Ho picchiato la testa, ma anche e soprattutto la sua vena più tenera, tormentata e maliconica, con brani struggenti come L’ultima danza, Madame Sitrì e la commovente Nara F., dedicata a sua madre che non c’è più.
Con una carriera che ha attraversato musica, teatro, cinema e letteratura, Bobo Rondelli è infatti capace di ammaliare, divertire senza freni come un vero spirito libero ma sa anche emozionare e toccare le corde più profonde dell’anima grazie alla sua poesia, alla sua autenticità e alla sua carica emotiva.
E anche questa volta Bobo Rondelli, con il suo solito fare guascone fuori da ogni schema, ci ha regalato due ore di musica in un viaggio in cui l’ironia racconta un mondo di vizi e maldicenze, oltraggi e trasgressioni, ma in cui per tutti noi è possibile toccare le nostre ferite e le nostre storture per provare a abbracciarle e amarle.