La presentazione del nuovo album di Niccolò Fabi “Meno Per Meno” è a dir poco curiosa. Siamo abituati in queste occasioni, a vedere le presentazioni dei dischi come una interlocuzione tra un presentatore e l’artista.Solo e soltanto alla fine viene coinvolto il pubblico presente, spesso per pochi minuti prima del “firma copie” ed è proprio quello che invece ha molte domande da fare all’artista. In questo caso Niccolò Fabi alla Officina Pasolini, ha dato spazio proprio a loro e alle loro domande.

L’incontro, che si è tenuto il 17 gennaio, si è aperto con Niccolò che ha lanciato un video con il racconto del progetto partito da lontano, le immagini sullo schermo del concerto all’Arena di Verona e poi quelle in studio, di lui che ricanta le canzoni pensate per questo progetto solo chitarra e voce, per dare “facoltà” al maestro Enrico Melozzi (che aveva incontrato anni fa alla Notte Della Taranta”), di costruisci sopra la parte orchestrale.

Alla fine della proiezione ecco lo spazio per le domande dei tanti presenti, domande varie che hanno dato a Fabi la possibilità di raccontare e anche di raccontarsi. Ha parlato del viaggio di ritorno fatto insieme al maestro Melozzi in macchina da Lecce a Roma, quando stai per ore con una persona e si crea una bella empatia si parla e si ascolta musica, in quella occasione si sono trovati in sintonia su molte cose. Al momento di salutarsi si sono detti “ci sentiamo”, da quell’incontro sono passati otto anni, nel mezzo un album con il trio (Fabi Silvestri Gazzè) e un paio di album, uno molto intimo e personale (Una Somma Di Piccole Cose) e uno che invece aveva miscelato al meglio suoni acustici ed elettronica (Tradizione E Tradimento).

È lui che ha scritto le partiture per l’orchestra che poi hanno rivestito le sei canzoni del repertorio e le quattro inedite.
Tra le domande che gli sono state fatte, il criterio della scelta dei brani e lui ha spiegato che alcune canzoni come “Vince Chi Molla” non c’è perché “sta bene li dove sta”, in pratica (per ora), ha scelto quelle meglio si prestavano al progetto. Gli hanno poi chiesto se uscirà il racconto del concerto veronese e lui ha detto di no, “quel concerto non va visto a casa, un’emozione non la puoi mettere in pausa”.

In effetti quella magia la puoi vivere solo e soltanto essendo parte del concerto, la sua musica merita una intimità “condivisa”. Ha poi fatto un esempio per definire la sua musica: “non ci vedo un gruppo di 10-15 persone che durante una cena dicono …mettiamo su le canzoni di Fabi, le mie sono adatte ad un ascolto più intimo”. Tutti poi abbiamo sorriso quando gli è stato chiesto di esporsi, di mettersi in gioco: “tu cosa ne pensi di Mourinho?” (a Roma ci sta e l’amico che gli ha posto la domanda condivide con Niccolò la passione calcistica).Domanda non banale perché Niccolò ha poi fatto un parallelismo tra l’allenatore e l’uomo della strada, va bene fare il catalizzatore ma a volte il gruppo è più importante.

Alla fine dell’incontro, durato più di un ora, lo spazio per il firma copie e le foto di rito, lui come sempre disponibile e sorridente. Adesso lo aspettiamo dal 17 Aprile in tour con l’orchestra, si parte da Bologna e dal Teatro Europauditorium.


Le date del Tour 2023 con orchestra
Aprile

18  Milano 
20 Brescia 

21 Cesena

26 Trento

27 Padova

28 Torino
Maggio

5 Ancona

6 Pescara

8 Bari

9 Lecce

11 Catania

12 Palermo

15 Firenze

16 Assisi

19 Napoli

21 Roma

23 Parma

24 Genova

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