Esordio di carattere decisamente internazionale per gli italianissimi (o quasi) NewTella. Esce “SPOON” per mano della BMA Musica di Genova. Un bel trio rock, di giovanissimi e di talentuosi nostalgici di tempi che forse non hanno mai vissuto direttamente. I NewTella ripercorrono le sonorità di quel bellissimo rock anni 60-70, nomi che hanno marchiato a fuoco la discografia mondiale, lo fanno oggi secondo il loro vissuto che ci troviamo ad ereditare e suonano con l’ingenuità di un esordio, con l’energia di un nuovo inizio e con la semplicità di chi sa di non inventare nulla. Il bel carattere di spicco è la voce di Max Hernandez, originario di Boston. Dunque l’asse Genova resto del mondo è ben solido, la contaminazione è dietro l’angolo e, soprattutto

Esordio discografico. Oggi che la discografia è in crisi. Che ambizione e che obiettivi si nascondono dietro questo lavoro?
Gli obiettivi e le ambizioni del nostro progetto sono quelle di poter far ascoltare e apprezzare la nostra musica ad un pubblico più ampio possibile. Al giorno d’oggi la musica viene fruita attraverso modi differenti: c’è chi preferisce ascoltarla sul pc o sull’ipad e quindi utilizzerà tutte le piattaforme digitali di condivisione, da youtube ad itunes a spotify, c’è chi preferisce ancora sentire il cd in macchina o nel proprio impianto di casa. Ormai il cd è quasi più un mezzo di promozione, che un mezzo di diffusione musicale di massa, un biglietto da visita musicale.

NEWTELLA e BMA Music. Da band emergente, come siete arrivati alla label e alla pubblicazione?
La nostra musica è piaciuta a molti dell’ambiente a Genova, è stato Maurizio Cassinelli (Garybaldi) che ha portato le nostre demo aletichetta BMA, la quale ha deciso di farci realizzare un disco.

Sappiamo che da subito è cambiata la line-up del gruppo. Si tinge di rosa a quanto pare…come mai questa rivoluzione? E come mai così subito?
Non è stato un cambiamento immediato, anzi. Dopo quattro anni insieme a Davide Bergaglio (il nostro ex-drumer), che rimane un amico, abbiamo visto le nostre strade dividersi. La vita è fatta da scelte difficili e far parte di un progetto musicale in Italia – e sopratutto a Genova – è difficile. Linda è la una batterista diversa da Davide, il suo carattere è diverso, ma non è una vera “rivoluzione”: NewTella eravamo e NewTella rimaniamo. Comunque non ci dipingaimo di nessun colore, il rosa lo lasciamo a Peppa Pig.

“SPOON”…che significato ha il titolo del vostro disco?
Il cucchiaio , ovvero l’oggetto più ‘primordiale’con il quale noi mangiamo . Qundi il nostro disco è una metafora del cucchiaio dove però quello di cui ci nutriamo è musica e idee.

Due genovesi e un Bostoniano…come è avvenuto questo cocktail?
Max si è trasferito in Italia al liceo, dove ha conosciuto Pietro.

Quanta citazione c’è in “Kalidoscope”? E in particolare quanti e quali nomi dovete ringraziare per la vostra contaminazione?
Nelle fasi iniziali (e non solo) degli artisti, ci sono degli evidenti richiami a chi lo ha ispirato , o a qualcosa che lo ha impressionato. “Kalidoscope” è il primo pezzo che abbiamo scritto , quindi è ricco di citazioni o richiami espliciti o impliciti, ma secondo noi, la contaminazione più evidente può essere la musica Psicadelica fra anni ’60 e ‘70, dei quali tutti noi condividevamo la passione. Non avrebbe nemmeno senso nominare tutto quello che è lì dentro, innanzitutto perché occuperemmo troppo spazio, ma soprattutto perché non c’è qualcosa di specifico; abbiamo voluto condensare la nostra percezione di quelle atmosfere che abbiamo potuto vivere ora – distanti nel tempo ma emotivamente dietro l’angolo.

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