NewTella: Genova Boston sola andata. Alessio Primio Feb 29, 2016 INTERVISTE Esordio di carattere decisamente internazionale per gli italianissimi (o quasi) NewTella. Esce “SPOON” per mano della BMA Musica di Genova. Un bel trio rock, di giovanissimi e di talentuosi nostalgici di tempi che forse non hanno mai vissuto direttamente. I NewTella ripercorrono le sonorità di quel bellissimo rock anni 60-70, nomi che hanno marchiato a fuoco la discografia mondiale, lo fanno oggi secondo il loro vissuto che ci troviamo ad ereditare e suonano con l’ingenuità di un esordio, con l’energia di un nuovo inizio e con la semplicità di chi sa di non inventare nulla. Il bel carattere di spicco è la voce di Max Hernandez, originario di Boston. Dunque l’asse Genova resto del mondo è ben solido, la contaminazione è dietro l’angolo e, soprattutto Esordio discografico. Oggi che la discografia è in crisi. Che ambizione e che obiettivi si nascondono dietro questo lavoro? Gli obiettivi e le ambizioni del nostro progetto sono quelle di poter far ascoltare e apprezzare la nostra musica ad un pubblico più ampio possibile. Al giorno d’oggi la musica viene fruita attraverso modi differenti: c’è chi preferisce ascoltarla sul pc o sull’ipad e quindi utilizzerà tutte le piattaforme digitali di condivisione, da youtube ad itunes a spotify, c’è chi preferisce ancora sentire il cd in macchina o nel proprio impianto di casa. Ormai il cd è quasi più un mezzo di promozione, che un mezzo di diffusione musicale di massa, un biglietto da visita musicale. NEWTELLA e BMA Music. Da band emergente, come siete arrivati alla label e alla pubblicazione? La nostra musica è piaciuta a molti dell’ambiente a Genova, è stato Maurizio Cassinelli (Garybaldi) che ha portato le nostre demo aletichetta BMA, la quale ha deciso di farci realizzare un disco. Sappiamo che da subito è cambiata la line-up del gruppo. Si tinge di rosa a quanto pare…come mai questa rivoluzione? E come mai così subito? Non è stato un cambiamento immediato, anzi. Dopo quattro anni insieme a Davide Bergaglio (il nostro ex-drumer), che rimane un amico, abbiamo visto le nostre strade dividersi. La vita è fatta da scelte difficili e far parte di un progetto musicale in Italia – e sopratutto a Genova – è difficile. Linda è la una batterista diversa da Davide, il suo carattere è diverso, ma non è una vera “rivoluzione”: NewTella eravamo e NewTella rimaniamo. Comunque non ci dipingaimo di nessun colore, il rosa lo lasciamo a Peppa Pig. “SPOON”…che significato ha il titolo del vostro disco? Il cucchiaio , ovvero l’oggetto più ‘primordiale’con il quale noi mangiamo . Qundi il nostro disco è una metafora del cucchiaio dove però quello di cui ci nutriamo è musica e idee. Due genovesi e un Bostoniano…come è avvenuto questo cocktail? Max si è trasferito in Italia al liceo, dove ha conosciuto Pietro. Quanta citazione c’è in “Kalidoscope”? E in particolare quanti e quali nomi dovete ringraziare per la vostra contaminazione? Nelle fasi iniziali (e non solo) degli artisti, ci sono degli evidenti richiami a chi lo ha ispirato , o a qualcosa che lo ha impressionato. “Kalidoscope” è il primo pezzo che abbiamo scritto , quindi è ricco di citazioni o richiami espliciti o impliciti, ma secondo noi, la contaminazione più evidente può essere la musica Psicadelica fra anni ’60 e ‘70, dei quali tutti noi condividevamo la passione. Non avrebbe nemmeno senso nominare tutto quello che è lì dentro, innanzitutto perché occuperemmo troppo spazio, ma soprattutto perché non c’è qualcosa di specifico; abbiamo voluto condensare la nostra percezione di quelle atmosfere che abbiamo potuto vivere ora – distanti nel tempo ma emotivamente dietro l’angolo. Comments comments