Motta travolgente all’Urban Riccardo Bianchi Apr 24, 2022 GALLERY “Ma quanto ci era mancato tutto questo?”Questa frase pronunciata da Francesco Motta nel suo saluto al pubblico dell’Urban live club è un po’ il mantra, riguardo ai concerti live, di questa primavera 2022 e sintetizza perfettamente le emozioni regalateci dal ritorno della “normalità” della presenza al completo (condizione vitale nel caso dei club, che, per loro natura, hanno capienze piuttosto ridotte): l’energia del pubblico e la sua risonanza con quella degli artisti sul palco (finalmente senza quel velo di malinconia trasmesso dagli spazi vuoti) e quella sensazione di umanità data dal calore e dal contatto tra corpi. Tutto questo Motta deve averlo percepito in maniera distinta, sapendolo utilizzare e restituire al meglio, perché l’impatto del cantautore pisano sul pubblico di Perugia è stato travolgente, una vera ondata di energia primordiale e incontenibile, forse proprio perché a lungo compressa.Proviamo a raccontarvelo (o, se c’eravate, a farvelo rivivere) con queste immagini. Scaletta:Prenditi quello che vuoiDel tempo che passa la felicitàE poi finisco per amartiQuello che siamo diventatiSemplicePrima o poi ci passeràQuello che non so di teSei bella davveroVia della luceA teAbbiamo vinto un’altre guerraChissà dove saraiFangoLa nostra ultima canzone– – –La fine dei vent’anniSe continuiamo a correreEd è quasi come essere felice– – –Roma staseraQuando guardiamo una rosa Comments comments