Monica P: il nuovo EP per restare sani Alessio Primio Apr 28, 2022 RECENSIONI Libero, americano nelle acidità, italiano nello shuffle di molti passaggi melodici. E poi la forma non mente perché quando si parla di Monica P c’è sempre un alone di rock verace che deve uscir fuori. E questo a noi, come sapete, ci piace assai. E nonostante la natura “acustica” e dolcemente accomodante di questo Ep, si sente che se potesse attingere ad ampli messi a tutto volume, questi 4 brani nuovi suonerebbero in ben altra guisa. Torna dunque la cantautrice torinese Monica P con un Ep digitale dal titolo “Appunti per restare sana”, un brevissimo concept per raccontarsi dentro questo tempo assurdo, questo non tempo che abbiamo vissuto per i motivi ormai noti a tutti. E riflette e prende “appunti”, ragiona sulla vita, sull’amore, ragiona su se stessa… Ecco la open act “La vita è un gran casino” che si concede il lusso di un brano main stream prodotto e finito, lasciando che il suono scivoli poi con altrettanta dolcezza dentro una dimensione più roots. Infatti la successiva “Senza di noi” da l’incipit a quel suono che cadenzato, melenso (in senso buono), a quel modo di fare spoglio e privo di ridondanze. Un suono di ferro dentro bellissime percussioni che in fondo caratterizzano per me un po’ tutto l’ascolto. E la voce di Monica P, nella strofa come nell’inciso, sa molto di quell’Italia anni ’70… E la chitarra acustica di “Tutto a posto” ci fa capire che questo è quel classico brano che doveva aver ben altra natura e forse è nato pensato come un rock da grandi hit… e qui lo ritroviamo invece nella sua preziosa dimensione casalinga, acustica, come fosse una bonus track di versioni cosiddette “ufficiali”. E le chitarre che sagomano il momento strumentale mi rimandano tantissimo alle scritture di Ligabue e qui più di altrove ho la sensazione di star ascoltando una versione acustica di qualche grande successo.Il disco si chiude con quella che secondo me è la traccia più importante di tutte: “Parlami d’amore”. Uno shuffle jazzato dai colori fumosi dentro cui la voce di Monica P dimostra una sicurezza e un’espressività assai gustose e dove le liriche trovano ampio respiro e spazio tanto lasciarsi sottolineare… ed è qui che più di altrove che si mostra anche l’alto gusto testuale di Monica P. E il momento strumentale, per quanto più sospeso ed etereo, sembra ricalcare quanto sopra…“Appunti per restare sana”, come anche dice la lirica sul finale dell’ultimo brano, sembra essere divenuto poi un disco di emancipazione e di accettazione di se, del proprio stare al mondo e non star li a pensare a domani, che forse sarà meglio… questo disco punta il dito alla verità e invita a non perdersi dentro qualcosa che oggi non esiste. Tutto questo sarà l’incipit per un full length di inediti, magari in vinile? Staremo a vedere… Comments comments