Il live emozionante di Sananda Maitreya & The Sugar Plum Pharaohs all’Auditorium Parco della Musica di Roma Sabrina Vani Mag 10, 2019 LIVE REPORT Si può imparare a suonare uno strumento, si può imparare a cantare… ma artisti si nasce, non ci si diventa e Sananda Maitreya ha ricevuto il “dono” di saper cogliere la bellezza e di trasformarla in musica. Di questo potere alchemico ne abbiamo avuto prova ieri sera all’Auditorium Parco della Musica per la data romana del The Fallen Angel Tour che accompagna l’uscita del suo ultimo lavoro Prometheus & Pandora oltre a celebrare 30 anni di musica. La difficoltà ad adattarsi ad un’industria discografica che non lo faceva sentire se stesso ma una sua caricatura, lo ha portato ad avere una crisi dalla quale ne è uscito come rinato, e quel Terence Trent D’Arby che a fine anni ’80 era una superstar ora non c’è più, oggi c’è Sananda, con la stessa inconfondibile voce e una maggiore consapevolezza di quale grande privilegio sia il poter condividere e donare emozioni attraverso la musica: accanto a grandi successi del passato come She Kissed Me e Delicate ci sono le sue ultime composizioni U Cried A River e I Don’t Know How To Love. Ma l’amore è il sentimento che maggiormente lo ispira, lo si vede e soprattutto si sente in canzoni come The Ballad of Lonesome Rhodes o nella struggente Let Her Down Easy, durante la quale si è concesso un momento per ricordare il suo amico George Michael che ne fece una cover e la scelse come singolo per il suo ultimo album del 2014. Nel bis Sananda ci regala un omaggio ai Rolling Stones con Angie, ma il dono più bello è Holding On To You, e qui se qualcuno ne avesse mai avuto il dubbio, si capisce la grandezza della parola “artista” nel suo senso più profondo, la voce di Sananda è avvolgente e travolgente, ti riempie senza mai strafare, e ti rendi conto di trovarti davanti una delle più belle voci del panorama musicale. A chiudere il concerto la famosissima Sign Your Name che proiettò Sananda (o meglio la sua identità precedente) nell’Olimpo dello Star System diverso tempo fa. Ma lassù l’aria era pesante, opprimente, per una persona che in realtà voleva solo fare musica senza etichette e restrizioni. Con coraggio Sananda si è fatto carico del vero viaggio dell’artista, dove non sono i nomi o le etichette a definirti, ma le emozioni che riesci a trasmettere attraverso la musica e l’amore racchiuso in essa. (Report di Alessandra Tremoni) © 2019 TREEHOUSE PUBLISHING – www.Sananda.org Di Alessandra Tremoni Comments comments