Giuseppe Binetti: quando la melodia pop incontra il rock Alessio Primio Ott 11, 2022 INTERVISTE Lo ricordiamo sul palco di Sanremo Rock, finalista di quella 35° edizione con il brano “La libertà” title track dell’Ep che uscì un anno fa. Oggi ecco il nuovo singolo: “Vedi un’altra volta”. Parliamo di Giuseppe Binetti che molti anche associano ad una delle principali cover band del mitico Vasco. Ma qui parliamo di inediti che è il cuore pulsante del suo rock sempre attento anche alle linee melodiche del pop italiano. Suoni ruvidi e viscosità emozionali per un brano che, tra le tante cose, sostiene e celebra l’operato e il pensiero di associazioni come “Doppia difesa” per sostenere e proteggere le donne dalle tante violenze che sono quasi all’ordine del giorno nonostante questo futuro imperante. Si torna a parlare di rock dunque, quello verace, quello quotidiano, quello che non muore mai… Il rock non è morto dice qualcuno… allora gli crediamo? Il Rock non è morto! È uno stile, è vita, è passione. Il rock ha incarnato speranze, rabbia, sogni e desideri. Se poi dobbiamo necessariamente dire che il rock è morto, ebbene: è morto perché non fa parte più dell’industria del mainstream. La tv oggi propina personaggi di facile successo, di poco talento ma che arrivano subito al pubblico. Il fatto di avere molte visualizzazioni sui social dà conferma alle case discografiche di puntare su un cantante piuttosto che un altro. Però poi quando un Vasco o un Roger Waters cavalcano un palco cambia tutto! E ti rendi conto che il rock non è morto! Un brano che riporta la luce su quel lavoro “La libertà” che ha sfornato un eponimo singolo niente male… a Sanremo Rock giunse in finale. Secondo te oggi come viene recepito il rock? La libertà del grande Gaber: “Vorrei essere libero, libero come un uomo che si innalza con la sua intelligenza”. La libertà è partecipazione, non è individualismo, la libertà è stare in mezzo alla gente. Ovviamente non deve essere inteso nel dover fare tutto ciò che si vuole perché si tratterebbe di una finta libertà. La libertà è far parte di qualcosa, vivere nella società e non in solitudine. Difatti la mia “Libertà” è nata dalla poesia di mia figlia: ”la libertà è come un volo in mezzo al cielo dove sogni il tuo futuro”. Durante il lockdown abbiamo sofferto tutti, soprattutto i bambini perché non capivano. Ci siamo resi conto come dice il grande Gaber che l’uomo per natura deve stare insieme agli altri. Il fenomeno Maneskin secondo te è aria buona o l’ennesima mercificazione industriale di qualcosa che aveva ben altri significati? I Maneskin è il gruppo più ascoltato su Spotify. Sono una vera novità nel panorama italiano degli ultimi 15/20 anni, ed è per questo che hanno molto successo e mi auguro di arrivare alla gente come loro. Il nuovo singolo “Loneliest “ è molto profondo, parla della solitudine e di ciò che ognuno in qualche modo ha provato, quindi è normale che coinvolga tutta la gente. “Vedi un’altra volta” combatte la violenza sulle donne. Un tema delicatissimo. La musica può ancora fare qualcosa sul piano sociale? La musica può fare tanto sul piano sociale perché attraverso la musica difendiamo valori importanti come la pace, la carità, la fratellanza. Con “Vedi un’altra volta” ho voluto dare voce a chi non può parlare, perché vive nella paura. “Oggi è tempo che torni il colore!”. Non possiamo accettare nel 2022 che donne muoiano come l’iraniana Nika Shakarami solo per aver protestato o come le nostre donne uccise in Italia, siamo già a 51 donne uccise nel 2022 e l’anno deve ancora concludersi. Parliamo del video, del triangolo magico di Vasco… parliamo delle allusioni ma anche del delicatissimo messaggio. Vintage nella forma non trovi? Vasco nei suoi concerti ha dato un messaggio chiaro: “ No alla guerra! ”. Perché la guerra è contro i bambini, contro le donne e contro gli anziani. Dove c’è musica non c’è guerra e dove c’è guerra non può esserci musica. Per quanto riguarda il triangolo è un porta fortuna. Vasco può permettersi di dire o fare tutto. Nei suoi concerti avrà sempre il pubblico dalla sua parte a difenderlo. Vintage sicuramente. Vasco è, e rimarrà uno degli artisti più apprezzati e amati in Italia! Comments comments