Ficstrip: il rock inglese, il pop di ombre e luci Alessio Primio Giu 14, 2022 RECENSIONI L’incipit orchestrale (di digitale natura) che scrive degli ostinati davvero importanti, segna a fuoco le regole del gioco sin dalle prime battute di questo esordio dal titolo “Hopes and Shadows”. Sono i Ficstrip che mettono a fuoco un lavoro davvero molto molto interessante che impernia il suo rock ruvido ma al tempo stesso accomodante e ricco di glamour, attorno al concetto di visione, vedere, uno sguardo alla vita tra le cose sfacciate e le sue contraddizioni. Il velato “vedo-non vedo” della primissima “Fallin’ Down” anche ricca di un video che rimarca il concetto. E altri sono i particolari in gioco da sottolineare: la voce portante del progetto, antica, austera, acida e di una distanza epica, quasi extra-terrena ma senza mai esagera, punto di maturità per i nostri che non hanno ecceduto in facili tecnologici rimedi. E poi le percussioni, anche qui dal sapore antico, quasi sudista, quasi shoegaze se non fosse che il riff inglese del rock di questo disco la dica lunga sempre. “The Fuggitive”, spensierata, collegiale, mette in scena quella vena da costa occidentale e in molti casi richiamano alla mente le prime venature viscose dei REM (e non a caso torna quel sapore sudista). Non vogliamo svelarvelo tutto questo lavoro, anche perché parliamo di un disco di appena 5 tracce, un Ep dunque… che proprio in queste ultime settimane si pregia del nuovo video ufficiale “Massive Icefall”… Il tema della metamorfosi come dicono loro, ma anche delle allegorie sonore, dei richiami agli anni ’90, dei colori accesi alla Talking Heads oltre che a questa voce sempre rivolta a sud e le distorsioni che restano composte e distanti di generazioni e di concetto dalla voce. Ecco “Hopes and Shadows” mi ha colpito soprattutto per questo strano connubio incoerente per quanto efficace: sembra esserci un tempo generazionale e geografico e di cultura tra il suono e la voce… a melodia manteca e tutto vive in un’armonia che determina una personalità riconoscibile solo a se stessa. Proseguite voi nell’ascolto… dalla nostra un bel plauso a questo esordio che la sa lunga e mostra belle carte per giocarsela di gusto tra ombre e luci, dentro la nuova scena indie italiana Comments comments