Siete ancora o già svegli? Io no.

Serata Cover in cui avremmo potuto rilassarci tutti perché si scelgono canzoni già note a cui siamo allenati. E se non capiamo le parole possiamo mettercele noi, finalmente, una serata diversa.

All’insegna del “almeno la sa”. Avremmo potuto.

Insulti a Neffa e Noemi perché fuori sincro: diamoci una calmata che anche la custodia del mio cellulare è riuscita a ipotizzare un problema tecnico.

Grazie Amadeus per aver interrotto Fasma: in ginocchio sul letto gridavo “NON VALEEEEEEE”, nemmeno avessero annullato un goal alla Roma durante il derby. Quando Ama è sbucato a fermare l’esibizione l’ho ringraziato dicendo “Ambè” ad alta voce. Dite che c’è da preoccuparsi?.

Considerazione personale: metà dei big in gara è lì grazie al numero di visualizzazioni. Quindi poca esperienza o nessuna di live. Album pubblicati? Boh …. Firmacopie gavettone di persone li ha fatti? Stonare ogni sera mentre non c’è nessuno inizia ad essere invalidante.

La prima cosa che viene insegnata quando si studia canto è che le parole vanno scandite, ne ho già parlato e questa parte l’abboniamo perché “è l’emozione”.

Quindi accettiamo di non capire, ma da un cantante (ingenuamente) mi aspetto che sappia cantare.

Dopo Sanremo in genere partono i tour di promozione degli album usciti; Causa covid probabilmente quest’anno sarà tutto rimandato e allora mi permetto, da nessun pulpito e con tanto affetto, di dare un suggerimento ai VISUALIZZATI: approfittate di queste limitazioni per fare pratica, dal balcone, in bagno, o in macchina come faccio io (se avete la patente e senza uscire dalla regione mi raccomando) perché, se Sanremo è troppa emozione, immagino che vedere le persone davanti a te una volta salito sul palco non sia proprio una passeggiata.

POSITIVIAMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

La serata delle cover è, a mio avviso, la più importante: permette a baby ascoltatori di scoprire canzoni esistite prima della loro nascita. Si parla spesso del patrimonio musicale che si sta perdendo e, questa serata, è l’unica goccia nel mare circense della discografia USA E GETTA che prova a rallentare tale perdita.

GRAZIE ad ogni singolo artista per aver scelto quella canzone (o canzonetta in base anche al personaggino da vendere) e GRAZIE a chi ci ha regalato un mini capolavoro.

Dico mini capolavoro perché alcuni capolavori sono già collaudati e questo potrebbe far pensare che qualcuno abbia scelto di “vincere facile”: ATTENZIONE, non guardare dietro lo specchio è un errore.

Se scegli un capolavoro vero, bello, inossidabile, storico, eterno e sempre attuale il rischio di sporcarlo facendo una cagata pazzesca è ENORME. ENORMISSIMO.

Questo è il riflesso che si nasconde dietro lo specchio, perciò cerchiamo di buttarci un occhio più spesso.

Dalla scorsa edizione di Sanremo la serata cover e la parola stessa “cover” ha assunto un solo significato per me:

TOSCA e SILVIA Peréz CRUZ – Piazza Grande.

Credo sarà così per i prossimi 10 o 12 anni.

Nonostante questo mio scudo mentale (assolutamente non intenzionale) ieri sera ho ascoltato più di un mini capolavoro.

MANESKIN – porca miseria CHE BOMBAAAAAAAAAAAAAAAAA

Ragazzi l’unica cosa che posso provare a dire riguarda il dispiacere che non ci fosse il pubblico perché credo fermamente che sarebbe venuto giù tutto l’Ariston!

Un’energia pazzesca, strepitosi, performanti, bravissimi, DIROMPENTI.

IRAMA – a proposito di riflessi in agguato dietro lo specchio. Il Maestrone è un diamante, Cyrano ha tanti, tanti, tanti carati. Impossibile contarli.

E un diamante così, a montarlo sul gioiello sbagliato basta un nanosecondo di distrazione. Forse anche meno. Grazie Irama per il rispetto, la dedizione e la composta educazione. Un gran bell’anello. Grazie davvero.

WILLIE PEYOTE

O meglio Samuele. Capolavoro di canzone che riconosci subito, appena parte il pianoforte e sei già altrove. In quel posto che non sempre riesci a trovare, dove si ferma il tempo e vorresti non ripartisse mai.

Beh… ieri sera quel posto io l’ho trovato, mi sa che un pezzetto di me è rimasto lì.

Tornerà fra un paio di settimane.. forse.

MALIKA  – domanda seria: chi di voi ha mai incontrato un cigno? Stanotte, non mi ricordo a che ora, su rai1 (stavolta sono sicura) ce n’era uno.

L’ho visto ve lo giuro. Vestito di delicatezza, illuminato dal pianoforte, sorretto dagli archi. La voce protesa ad ascoltare il vento, aspettando il momento buono per alzarsi in volo e salutare tutti.

CIAONE

ORIETTTTTTTTTTTTTTTTAAAAAAAAAAAA

Se sommi Orietta a Sergio Endrigo vedi che caspita succede? Che arriva una secchiata di perfezione elegante e bellissima, in un giorno qualunque di pandemia, in un posto dove proprio non te l’aspetti.

Come un gavettone. L’ho già detto che TE SE AMA TANTO.

Ma oggi di più.

… come quella storia del “meno di domani”. SPLENDIDA.

FASMA – adoro questa canzone: prima che iniziassero a cantare mi si era già ritirato il sangue dagli arti per la paura che me la massacrassero – anche se stiamo facendo i vaghi qualche massacro ieri sera c’è stato – e invece POSITIVIAMO.

È stata personalizzata, cosa non semplice dopo la versione di Tizianone Nostro, ed è stata davvero ben fatta. Pensa che m’è piaciuto pure l’autotune buttato lì in mezzo al momento opportuno.

Grande Fasma capace di ripartire dopo un pit stop in mondo visione. Guarda un po’ te se non me tocca andà da Feltrinelli prossima settimana perché me stai a fa sentì vecchia e troppo indietro.

Che dire? “Arriverà la fine, ma non sarà la fine”, perché ce tocca pure stasera e domani.

Vi avviso: 7 marzo Domenica In non la guardo.

Buona Musica a tutti.

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