Federica PonzaC’era una volta il country-blues… la fiaba che ci raccontano gli High-way Federica Ponza Gen 30, 2015 LIVE REPORT Due sgabelli, due chitarre acustiche, un’armonica. Questi, in linea di massima, gli elementi salienti della serata del 23 gennaio al Changes Pub di Roma. I protagonisti sono gli High-way, un duo acustico formato da Fabrizio Nunzi (voce e chitarra acustica) e Paolo Ferraina (voce, chitarra acustica e armonica). Il locale è raccolto ed accogliente, arredato in stile moderno e pensato per ospitare un numero non eccessivamente alto di persone. Per questo diventa la location ideale per una serata come quella pensata e realizzata dagli High-way. Ma non dobbiamo dimenticare un’altra grande protagonista di questo evento: la musica country-blues, di quelle che ti fanno venire una grande nostalgia dei bei vecchi tempi. Arrangiamenti folk, il sound delle chitarre magistralmente eseguito e valorizzato dall’armonica, direttamente dalla tradizione country e che esplode all’interno dei brani come una piccola e preziosa sorpresa, il tutto immerso nell’atmosfera blues che, grazie alla musica del gruppo, è il mood di tutta la serata. In un attimo ci si ritrova a passeggiare per lunghe e sconfinate praterie, per poi sedersi sulle rive di un fiume a vedere il tramonto e quando si è stanchi passare la notte nello sconfinato deserto, con nient’altro intorno se non un fuoco e il cielo stellato. Questi e mille altri i paesaggi rievocati dalla musica degli High-way, insieme ad epoche passate e lontane, ma che ora si fanno presenti.I due musicisti cantano i vari pezzi alternandosi alla voce. Allora ecco che un brano viene eseguito dalla voce calda e profonda di Fabrizio Nunzi; quello dopo, invece, da quella più acuta e soave di Paolo Ferraina. Le due tonalità si bilanciano, come se una facesse da contraltare all’altra, in una sorta di gioco di equilibri in cui il risultato finale è l’armonia della performance. Un duo che riesce ad unire la tecnica alla passione, la raffinatezza alla capacità di coinvolgere; che riporta sul palco alcuni dei generi che hanno fatto la storia della musica e che possono vantare una tradizione lunga, fatta dei miti della musica. Una musica tecnicamente elegante con un esecuzione curata nei minimi dettagli. Un sound nostalgico, che racconta di altre epoche e ci fa perdere in pensieri ed immagini che sembrano provenire da altri paesi ma che in quel momento diventano tue come non mai. Una serata che riesce a creare atmosfere intense e cariche di emozioni, per un duo dalla formazione originale, come se ne vedono poche in giro. Di meglio non si può chiedere. Comments comments