Ci sono canzoni nella storia della musica italiana che non sono solo canzoni, ma frammenti di vita.
Rimmel, l’album che nel 1975 consacrò Francesco De Gregori come una delle voci più poetiche della musica italiana, è uno di quei dischi che non ha mai smesso di parlare al cuore.
A cinquant’anni dalla sua uscita, De Gregori ha deciso di celebrarlo come si celebra un amore che resiste al tempo: con un lungo viaggio in musica.
Il tour, intitolato Rimmel 2025, sarà una vera e propria narrazione in tre atti: arene all’aperto, teatri storici e club raccolti.
Un percorso che inizia a fine Agosto e che, tappa dopo tappa, restituirà al pubblico l’intero album, eseguito per intero, accanto ad altre gemme del suo repertorio.
Nei giorni scorsi lo stesso Francesco De Gregori ha raccontato com’è nato il disco che prese il nome da quello che lui credeva fosse il nome di un trucco e non una marca vera e propria:
“la registrazione del disco è stata dolcemente caotica, nel senso che non siamo partiti con un progetto con nove canzoni già pronte.
La lavorazione veniva fatta a spizzichi e bocconi, ogni tanto andavo in studio, trovavo i musicisti che c’erano, non sempre gli stessi e registravamo qualcosa.
Poi magari per una settimana non ci andavo più, poi tornavo e finivo facevo , insomma la registrazione è durata parecchi giorni“.
Tutto questo nato negli studi della RCA, frequentati da quelli che lui ha definito dei ragazzetti di bottega come Ivan Graziani, Rino Gaetano, Antonello Venditti e Claudio Baglioni.
Al bar della celebre etichetta italiana si trovavano molti turnisti, batteristi, chitarristi.
“magari avevi tra le mani un provino e gli chiedevi ti va di venire a suonare con me? e loro rispondevano si“.
Un disco con una lavorazione lunga come raccontato dal “Principe” e che rimase nella classifica italiana per ben 60 settimane, arrivando a vendere più di 400.000 copie (numeri oggi impensabili).
Ascoltare Rimmel oggi, a cinquant’anni dalla sua uscita, è come aprire una vecchia scatola di lettere.
Ogni singola canzone ha il peso leggero dei ricordi, ma anche la forza intatta della parola viva.
È un disco che non invecchia, non sbiadisce, piuttosto si sedimenta e ad ogni nuovo attento ascolto, offre sfumature che ieri non c’erano.
De Gregori non urla mai, ma incide.
La voce è timida, quasi restia, ma nel suo incedere misurato c’è qualcosa di inesorabile.
Rimmel, la title track, è forse il manifesto definitivo del suo stile: surrealismo quotidiano, metafore che si spezzano e si ricompongono con una logica privata, ma universale.
La forza di questo album forse, sta proprio nella sua fragilità.
Canzoni come Quattro Cani, Pablo e Le Storie Di Ieri, mettono insieme la cronaca sociale con la malinconia dell’uomo qualunque.
Non c’è retorica, solo un’intelligenza laterale che riesce a dire l’inesprimibile.
Quella che forse amo di più è Buonanotte Fiorellino, spesso liquidata come canzone “minore”, ma che è in realtà un piccolo esercizio di dolcezza necessaria.
Una sorta di pausa disarmata, di chi ha appena attraversato la tempesta.
Rimmel non è mai stato solo un disco, era ed è un romanzo in musica, un diario aperto, un ponte tra il pubblico e l’anima di un autore riservato e immenso.
Riascoltarlo oggi, dal vivo, è un invito a ritrovarsi, tra versi che sanno ancora stupire, e melodie che non hanno mai perso il passo.
Io credo che la forza di quel disco, stia anche nell’atmosfera che si respirava in quello studio della RCA, un clima informale, suggestivo e libero da pressioni commerciali.
Francesco De Gregori ama da sempre portare la sua musica tra la gente, questo tour celebrativo lo vedrà arrivare in posti molto diversi tra loro.
Dalle arene estive ai club, passando per palasport e teatri, luoghi in cui ha già suonato in passato.
Sarà di certo una grande festa, non solo la celebrazione di un album ma uno spettacolo che di certo ci regalerà qualche sorpresa.
Se per i 40 anni fece un concerto con tanti ospiti, questa volta sarete voi (mi ci metto anche io), a far risplendere le nove canzoni di quel disco epocale.
Naturalmente la scaletta sarà ben più ampia, come già detto, ma ancora non si conoscono i dettagli.
Queste le date del tour (Friends & Partners):
Arene
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23 agosto – Arena della Regina, Cattolica
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26 agosto – Dolmen Summer Fest, Bisceglie
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28 agosto – Teatro al Castello, Roccella Jonica
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30 agosto – Piazza dei Cavalieri, Pisa
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4 settembre – Cave del Duca, Lecce
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6 settembre – Sferisterio, Macerata
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10 e 11 settembre – Teatro Antico di Taormina
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15 settembre – Reggia di Caserta, Piazza Carlo di Borbone
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24 settembre – Arena di Verona
Teatri
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31 ottobre – Bologna, Europauditorium
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1 novembre – Montecatini, Teatro Verdi
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5 novembre – Torino, Auditorium del Lingotto
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8 novembre – Parma, Teatro Regio
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10 novembre – Genova, Teatro Carlo Felice
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11 novembre – Brescia, Teatro Clerici
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13 novembre – Padova, Gran Teatro Geox
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14 novembre – Udine, Nuovo Teatro Giovanni da Udine
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18 novembre – Napoli, Teatro Augusteo
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19 novembre – Bari, Teatro Team
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21 novembre – Catania, Teatro Metropolitan
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24 novembre – Firenze, Teatro Verdi
Palasport
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6 dicembre – Milano, Unipol Forum
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10 dicembre – Roma, Palazzo dello Sport
Club
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23 gennaio – Nonantola, Vox Club
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24 gennaio – Bologna, Estragon
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27 gennaio – Senigallia, Mamamia
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28 gennaio – Livorno, The Cage
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30 gennaio – Firenze, Cartiere Carrara
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31 gennaio – Roma, Atlantico
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2 febbraio – Catania, Land
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4 febbraio – Molfetta, Eremo Club
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5 febbraio – Napoli, Casa della Musica
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7 febbraio – Brescia, Dis_Play
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8 febbraio – Portogruaro, Palmariva
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10 febbraio – Padova, Hall
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13 febbraio – Venaria Reale, Concordia
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14 febbraio – Milano, Fabriquek