È stato Lucio Corsi, l’artista rivelazione dell’ultimo Festival di Sanremo, l’headliner ad aver avuto l’onere di chiudere l’edizione (la dodicesima) 2025 de L’Umbria che spacca con un concerto gratuito (e, forse, il più atteso) che aveva richiamato fin dalla tarda mattinata le prime supporter a mettersi in coda per assicurarsi le file a immediato ridosso della transenna. Tante ore di attesa sotto il caldo perugino (in verità, per una volta, un po’ più tollerabile) ben ripagate, non solo da due ore di live ad alta intensità musicale, ma anche dalla vicinanza fisica dell’artista che ha voluto passare una buona parte del concerto sulla pedana a diretto contatto coi propri fans. Con una convincente esibizione, il portacolori per l’Italia all’Eurovision Song Contest, è stato protagonista di una grande festa con una straordinaria partecipazione di pubblico (con moltissime altre persone che sono dovute rimanere fuori per limiti di capienza raggiunti praticamente poco dopo l’apertura dei cancelli). In un alternarsi di pezzi più e meno recenti, il cantautore di origini toscane si è mostrato animale da palcoscenico, certamente non solo per l’ormai iconico outfit di scena, ma anche per la sua capacità di “darsi” al suo pubblico, dialogando e duettando con esso e, soprattutto, mettendo sincerità e profondità all’interno delle sue interpretazioni. Vorrete perdonarmi lo scontato gioco di parole, ma lo dobbiamo proprio dire perché racconta esattamente la realtà: Lucio Corsi ha chiuso “spaccando” L’Umbria che spacca!
In attesa dell’evento principale, il compito di riscaldare il pubblico dei Giardini del Frontone è stato svolto, in modo convincente, dal “power trio” (Riccardo, Tommaso e Angelo) dei Les Votives. Con una esibizione energica, il gruppo rivelazione di X Factor ha saputo coinvolgere il pubblico con il suo sound ad alta energia e dal sapore Brit-Rock.
