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Ivan Graziani avrebbe 80 anni: la sua musica è ancora qui

Oggi Ivan Graziani avrebbe compiuto 80 anni (Teramo 6 Ottobre 1945).

Un anniversario importante, che ci spinge non solo a ricordare il cantautore, ma anche a riscoprire la sua musica, la sua energia e la sua unicità nel panorama della canzone italiana.

Se c’è un artista che ha saputo unire poesia e rock, racconto e chitarra elettrica, è proprio lui.

Ivan Graziani è stato un musicista “fuori dagli schemi”, capace di costruire un linguaggio tutto suo: diretto e ironico, ma anche profondamente lirico.

Nelle sue canzoni c’è sempre una tensione tra la forza della chitarra e la delicatezza delle parole, tra l’urgenza del rock e l’intimità del cantautorato.

Le sue canzoni hanno tracciato geografie sentimentali e umane

Lugano Addio, con quella malinconia sottile che profuma di frontiera e di memorie, Firenze (Canzone Triste), che diventa un affresco dolceamaro di una città e di un amore, o Monna Lisa, con la sua vena ironica e sfrontata.

Ogni brano è una fotografia, spesso di provincia, ma sempre capace di parlare a tutti.

Ivan aveva l’occhio del pittore, non a caso aveva studiato all’istituto statale d’arte di Ascoli, le sue parole sapevano disegnare immagini nitide, come se fossero quadri sonori.

Vent’anni intensi

Negli anni Settanta e Ottanta, la sua voce graffiante e la sua chitarra hanno reso riconoscibile uno stile che non apparteneva a nessun altro.

Non era il cantautore “classico”, non era solo un rocker: era entrambe le cose e, allo stesso tempo, qualcosa di diverso.

Forse proprio per questo, pur avendo avuto grandi successi, è rimasto una figura di culto, amata da chi cercava nella musica un linguaggio sincero, mai addomesticato.

La fortuna di averlo conosciuto

Ad inizio anni 90, ho avuto la fortuna di incrociarlo nel mio percorso radiofonico.

Venne in radio in occasione di un suo concerto a supporto dell’album Cicli E Tricicli.

Avevo solo 24 anni e ricordo perfettamente quella come una delle mie interviste più brutte, avevo davanti un gigante che adoravo, ma non mi ero preparato al meglio.

Lui da gran signore non me lo fece notare, poi però dopo il concerto a cena mi disse:

dopo aver visto il concerto rifaresti l’intervista di oggi?“.

La mia risposta fu: “ovviamente no“.

Mi servì per quello che fu poi, tre anni dopo, il nostro secondo incontro, per l’uscita di Maledette Malelingue.

In quel caso tutto andò bene e lui me lo disse a fine intervista (e anche quella volta ci ritrovammo insieme a cena), perché dagli errori s’impara (la foto è sgranata ahimè)

La sua eredità

A distanza di tanti anni, la sua eredità continua a vivere non solo nei dischi, ma anche nelle generazioni di musicisti che hanno guardato a lui come a un modello di libertà artistica.

E soprattutto attraverso l’impegno di suo figlio, Filippo Graziani, che negli ultimi anni ha raccolto con delicatezza e passione il testimone.

Il tour celebrativo Ottanta. Buon Compleanno Ivan e la festa a Teramo

Con la collaborazione di IMARTS, Filippo ha scelto di celebrare questo 80° anniversario con una serie di concerti-tributo che portano sul palco l’universo musicale di Ivan Graziani.

Non si tratta solo di esecuzioni fedeli: sono viaggi emotivi, serate in cui la musica di Ivan torna a vibrare davanti a nuove platee.

Lo scorso 29 Agosto nella sua Teramo, in Piazza Martiri della Libertà, sono saliti sul palco per omaggiarlo molti artisti.

Insieme a Filippo Graziani si sono esibiti Lucio Corsi, Ditonellapiaga, Mario Biondi, Eugenio Finardi e Michele Pecora.

A guidare la serata c’era Andrea Scanzi, che molti spettacoli dedicati a Ivan ha portato in giro per l’Italia, per l’occasione c’è stata la reunion della band del tour Cicli E Tricicli.

Filippo Graziani, con la sua sensibilità di musicista, riesce in questi appuntamenti a restituire l’anima delle canzoni del padre senza ridurle a reliquie.

Le mantiene vive, pulsanti, capaci di dialogare ancora con il presente.

Questi concerti sono pensati come una festa collettiva, un’occasione per chi lo ha amato di rivivere emozioni antiche, ma anche per chi non lo ha mai ascoltato dal vivo di scoprire un autore che ha ancora moltissimo da dire.

Perché la musica di Ivan, non appartiene solo a una stagione del passato: ha quella forza universale che le permette di restare attuale, di parlare anche alle nuove generazioni, di raccontare storie che sembrano scritte oggi.

Ottant’anni

Un traguardo che ci porta inevitabilmente a immaginare cosa avrebbe potuto ancora regalarci, ma che ci invita anche a guardare a ciò che ci ha lasciato.

Ivan Graziani è stato un innovatore, un narratore e un chitarrista straordinario, ma soprattutto un uomo che attraverso le sue canzoni ha saputo restituire un pezzo autentico di vita.

E mentre i palchi si preparano a risuonare delle sue note (le date del tour le trovate anche su capital.it), è bello pensare che ogni volta che ascoltiamo una sua canzone, a casa, in macchina, in concerto, non celebriamo solo la memoria di un artista, ma alimentiamo la vita di una musica che non ha età.

Ivan Graziani avrebbe 80 anni e forse sorriderebbe vedendo che la sua voce, i suoi riff e le sue storie continuano a camminare insieme a noi.

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