Il Ferento TeatroFestival ha ha avuto per protagonista, nella serata inaugurale di questa edizione 2025, lo storico gruppo degli Incognito, tra i pionieri e i principali attori di quel movimento acid-jazz che tra gli anni ’80 e ’90 del ‘900 ha animato e caratterizzato e influenzato tanta parte della scena musicale britannica e mondiale.
La serata si è aperta in realtà, in modo piuttosto inusuale, con il perfezionamento del sound-check (nel pomeriggio, infatti, un forte temporale accompagnato da una violenta grandinata, oltre a creare forti disagi, ha anche procurato danni agli impianti, risolti in qualche modo appena in tempo per garantire l’inizio dello spettacolo). Il concerto vero e proprio è poi proseguito con brani del repertorio del gruppo (in buona parte contenuti in quegli album che, a partire da Positivity, nei primi anni novanta ne hanno decretato il successo di pubblico più ampio) in un crescendo di successi fino ai saluti finali (v. setlist).
Negli ormai quarantasei anni di vita del gruppo molti musicisti si sono avvicendati, molti sono partiti, altri ne sono arrivati, alcuni hanno fatto ritorno, ma il chitarrista e compositore di origini mauriziane Paul “Bluey” Maunick è sempre stato oltre che il fondatore, l’elemento costante, il perno e l’anima della band. Sul palco di Ferento “Bluey” si è presentato una formazione di dodici musicisti tra cantanti solisti, fiati, percussioni, tastiere, basso e, naturalmente, chitarre. Formazione generosa ma anche necessaria alla costruzione delle ricche architetture sonore che nascono dalla mente di Bluey (“un giorno – ha raccontato – sono stato a vedere il concerto di un gruppo fantastico che si chiamava Santana, ad aprire c’era un gruppo dal quale sono stato folgorato: gli Earth Wind & Fire … ecco perché siamo così tanti”).
Setlist:
1 – Nothing makes me feel better
2 – Talkin’ loud
3 – Keep me in the dark
4 – When the sun comes down
5 – 1975
6 – Still a friend of mine
7 – Colibri
8 – (solos: bass / supersonic lord sound)
9 – 1993
10 – Smiling faces
11 – Step Aside
12 – As (Stevie Wonder)
13 – Don’t you worry ‘bout a thing (Stevie Wonder)
14 – Roots
15 – Always there