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BlackBerry Smoke e Paul Gilbert al Pistoia Blues

In una serata dall’offerta molto ghiotta il Pistoia Blues ha offerto un concerto che ha visto salire sul palco di Piazza Duomo ben cinque formazioni. Ve lo raccontiamo, sinteticamente in ordine inverso rispetto a quello di esibizione.

Blackberry Smoke

Gli americani Blackberry Smoke, nella prima delle due date italiane, ha portato sul palco di Pistoia tutta la carica e il calore del southern rock del quale la band originaria delle Georgia è una delle più rappresentative esponenti nel panorama contemporaneo. Guidati da Charlie Starr alla voce e alle chitarre, Richard Turner al basso, Brit Turner alla batteria, Paul Jackson alle chitarre, Brandon Still alle tastiere e Benji Skanks alle chitarre (e strumenti vari) hanno saputo dare vita ad una esibizione energica coinvolgente e di ottima qualità musicale, così convincente che sembrava davvero quasi di sentire nell’aria l’odore del fume dei barbecue.

Paul Gilbert

Validamente supportato da una sezione ritmica (basso e batteria) nostrana, il chitarrista statunitense Paul Gilbert ha dato prova di tutta la sua grandissima perizia tecnica e sensibilità musicale. Non che ce ne fosse conferma, del resto, perché stiamo parlando di uno dei più acclamati e stimati artisti della “sei corde” su scala mondiale. Col suono corposo della sua chitarra e lo scoppiettante fraseggio consentitogli dalla sua tecnica sopraffina, l’ex membro dei Mr. Big ha regalato al pubblico del Pistoia Blues una esibizione, oltreché di pregevole qualità, assolutamente godibilissima. Particolarmente apprezzato è stato il medley di successi dei Led Zeppelin col quale l’artista ha forse voluto rendere omaggio a una delle più grandi leggende del suo strumento: quella vera e propria “riff-machine” che risponde al nome di Jimmy Page.

Black Banjo

Terza a salire sul palco è stata la band italiana Black Banjo il cui nome trae ispirazione dalla cantautrice americana Rhiannon Giddens, come tributo alle radici del blues e della cultura musicale afroamericana.

Roommates

La band rock di origini liguri Roommates è stata la seconda a salire sul palco quando ancora il sole splendeva alto nel cielo, ma ciò non ha trattenuto i suoi componenti dallo scaricare tutta la loro energia rock con una prestazione, dal punto di vista sonoro, solida e coinvolgente.

Drum ‘n Jack

Per ultimo, ma per primi in ordine di esibizione, arriviamo alla pop-punk band toscana (finalista del Sanremo Rock 2023) dei Drum n’ Jack che, formatasi pochi anni or sono, prende il nome dai fondatori e amici di infanzia Riccardo “Drum” e Giacomo “Jack”, completata da Simone (alla chitarra) e da Armando (al basso),

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