Ci sono dischi che ti accompagnano e poi ci sono dischi che ti parlano in silenzio, che si siedono accanto a te e ti ascoltano.
Libertà Negli Occhi (BMG Rights Management) di Niccolò Fabi è proprio così: non chiede attenzione, la merita.
Sono passati sei anni da Tradizione E Tradimento, un tempo lungo, attraversato da cambiamenti collettivi e personali.
In questo intervallo, Fabi ha maturato non solo nuove canzoni, ma anche un nuovo modo di stare al mondo.
Il risultato è un album che è, prima di tutto, un atto di libertà.
Registrato tra il 13 e il 23 Gennaio in una baita affacciata sul Lago dei Caprioli, nella Val di Sole, questo nuovo lavoro è nato lontano da tutto.
Lontano dagli sguardi, dalla connessione continua, dalla frenesia che spesso ci consuma, però vicino, vicinissimo al cuore.
Ho avuto il privilegio di vedere Niccolò dal vivo molte volte e di condividere persino un programma radiofonico con lui su Radio Capital nel 2007.
In quelle due settimane di Music Club, mi ha fatto scoprire artisti incredibili, sconosciuti al grande pubblico, con un talento pazzesco.
E anche per questo, ascoltare Libertà Negli Occhi è stato come ritrovare un’amicizia sincera: intatta, profonda, sempre alla ricerca della verità.
Il disco contiene 9 brani, molti testi sono nati a Roma, ma le canzoni hanno preso forma definitiva tra le montagne.
Insieme a Niccolò c’erano Filippo Cornaglia, Emma Nolde, Roberto Angelini, Alberto Bianco, Riccardo Parravicini e Cesare Augusto Giorgini, giovane autore e producer conosciuto all’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini diretta da Tosca, dove Fabi è stato docente.
“Un esercizio di libertà lontano da qualsiasi aspettativa”, l’ha definito lui stesso e si percepisce in ogni suono del disco.
La traccia di apertura, Alba, è un piccolo capolavoro di introspezione.
Una canzone che si basa solo su queste parole “io sto nella pausa che c’è tra capire e cambiare”, io la considero il cuore pulsante dell’intero album.
Un viaggio interiore che non ha bisogno di effetti, ma solo di verità.
Pur restando nell’alveo musicale di Niccolò, si sentono le influenze elettroniche di Emma Nolde e Roberto Angelini.
Roberto Angelini che duetta con lui in Chi Mi Conosce Meglio Di Te in un connubio perfetto, secondo me l’aver lavorato insieme al progetto Discoverland (anche con Pier Cortese), qualcosa ha lasciato in Niccolò.
L’album si chiude in modo speculare e altrettanto essenziale, voce e chitarra, per dare vita a una parafrasi libera ma intensa della poesia di Guido Guinizelli “Al cor gentil rempaira sempre amore”.
È un omaggio alla bellezza antica, alla parola come gesto puro, che nel contesto del disco assume un senso quasi sacrale.
Chi acquista il disco in formato fisico, LP o CD, troverà un QR code per scaricare le tracce in digitale.
Ma il valore aggiunto è il libretto di 56 pagine che accompagna il CD, un vero diario con testi, fotografie e uno scritto di Niccolò Fabi, che restituisce l’atmosfera raccolta e sincera di quei giorni in baita.
Non sarà possibile ascoltare il disco in streaming fino al 13 Giugno, chi vuole gustarselo dovrà comprarlo in forma fisica o digitale.
“La vita va dove va il tuo sguardo”, ha detto Niccolò.
E questo disco ci insegna proprio a orientare lo sguardo verso ciò che conta davvero.
Per chi vuole ascoltare per la prima volta le canzoni di questo album dal vivo, l’appuntamento è in Val di Sole.
Sabato 14 Giugno a Vermiglio (TN), località Palù.
L’evento inizierà alle ore 15.00, l’ingresso è gratuito, maggiori informazioni le potrete chiedere via mail a info@visitvaldisole.it.
Libertà Negli Occhi non è solo un album, è uno spazio.
Una soglia tra il rumore e il silenzio, tra il pensiero e il sentire.
È un disco che invita a rallentare, a osservare, a custodire.
Ed è, oggi più che mai, un punto di riflessione necessario.