Valentina Mattarozzi – Vally Doo Redazione Mar 2, 2015 FEATURED, RECENSIONI Recensione a cura di Freddy Marchiori Solitamente, per descrivere un cantante, lo si accosta a un artista molto famoso dicendo che gli somiglia. Non sempre questa associazione viene apprezzata ma, spesso, è il metodo più efficace e diretto per sintetizzarne lo stile e le qualità. Non corre questo pericolo Valentina Mattarozzi. Per descrivere questa artista bolognese bisognerebbe prendere una dozzina di big mondiali della musica e concentrare il meglio di essi. Questa ragazza ha energia da vendere, un’artista a energia rinnovabile. La voce è unica, calda, potente, e tocca tutte le corde già dalle prime note. Vally Doo è un album che non può assolutamente mancare tra chi ama davvero la buona musica. Ogni brano è una vera sorpresa e ciò rende impossibile stabilire quale sia il pezzo il più rappresentativo: lo sono tutti in ugual misura. Nove brani di cui otto inediti (tre in inglese e cinque in italiano), l’unica cover è di Battisti (Il tempo di morire). Valentina ha viaggiato parecchio portando la sua voce in tutto il mondo e conoscendo artisti di primissimo livello. Gli amici di sempre, eccellenti musicisti, le hanno fornito i brani inediti per poter realizzare l’album: William Manera, che ha curato la produzione artistica, ha suonato il piano, Francesco Cavaliere (chitarre), Giannicola Spezzigu (basso), Guglielmo Pagnozi (clarinetto) e Marco Borazio (sax e armonica). Se i suoi maestri ispiratori sono stati Freddie Mercury e Diane Schurr, possiamo affermare che la scuola ha funzionato perfettamente. Artista completa non una cantautrice, ma cantante e autrice. I due brani scritti da lei dimostrano che può spaziare liberamente nella musica a 360°; si tratta di Nebbia e Senza paracadute, imperdibile il video (pezzo dedicato ai felicemente divorziati). Nelle nove tracce suonate e arrangiate a livello top c’è tutto e c’è il meglio: jazz, blues, swing, pop, rock. Valentina riesce a passare dal brano impegnato a quello carico di ironia con estrema naturalezza, qualità posseduta solo dai più grandi interpreti. Naturalmente non mancano gli ospiti illustri: Iskra Menarini, Bruno Mariani, Teo Ciavarella e Vi Gù (altra giovane promessa). Consiglio: più che mai è quello di informarvi sulle date dei live. Colore associato: Arancio acceso Comments comments