Anche quest’anno l’edizione “satellite” ternana di Umbria Jazz (nelle sue prime tre edizioni collocata nel periodo pasquale) è andata in scena, in versione Weekend, a metà settembre, collocazione che nel primo riuscito esperimento del 2021 si era rivelata particolarmente azzeccata. Nonostante qualche problema creato quest’anno dal maltempo (in particolare nella prima serata), Ia quattro giorni di musica è stata un successo, sia nei club (sempre al completo), sia soprattutto nelle tre serate all’Anfiteatro Romano (purtroppo la quarta e conclusiva serata, che avrebbe dovuto avere come protagonista Fabrizio Bosso col suo quartetto, è stata annullata per indisposizione dell’artista).
La serata di apertura ha avuto come interprete la rivelazione di questa edizione: il cantante J.P. Bimeni (originario del Burundi ma londinese di adozione) che insieme ai The Black Belts, col suo soul caldo e aperto a diverse contaminazioni, è riuscito a tenere il pubblico incollato alle sedie a dispetto degli scrosci di pioggia che in modo intermittente si sono abbattuti sull’anfiteatro. La seconda serata (sold-out, come la successiva) ha visto, col suo Romantic Tour, il gradito ritorno di Mario Biondi, crooner/soul-man catanese che, dal suo esordio ad Orvieto in una ormai lontana edizione Winter, è stato più volte protagonista sul palco di Umbria Jazz. Nell’ultima serata è infine toccato a Christian De Sica fare sfoggio delle proprie doti di mattatore nello spettacolo Una serata tra amici imperniato sue sulle molteplici doti di showman eclettico, capace non solo (con l’aiuto e lo stimolo di Pino Strabioli) di intrattenere e catturare il pubblico con vari aneddoti legati a sé o al padre Vittorio, ma anche di ballare e cantare con stile, così proprio come un vero showman di razza deve saper fare.

J.P. Bimeni & The Black Belts

Mario Biondi

Christian De Sica

Si sono inoltre esibiti, nei vari club del centro: Accordi Disaccordi e Good Fellas, Mauro Ottolini (con due progetti), i pianisti Olivia Trummer e Lorenzo Hengeller, il quintetto con Jim Rotondi e Piero Odorici, i quartetti di Rosario Giuliani e Gianni Cazzola, Angela Mosley con i Blu Elements, Andrea Belfi, il duo Xylouris-White, Antonio Raia e Renato Fiorito, Ponzio Pilates e Five Angry Men, senza infine dimenticare gli immancabili Funk Off apprezzati sia on stage che nella suggestiva location naturale della Cascata delle Marmore.

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