Sweetest Crime. La nuova formazione, e noi li abbiamo intervistati Antonella Tocca Mag 1, 2013 INTERVISTE Un’occasione che attendevamo da tempo. Finalmente il gruppo di Ostia, conosciutissimo nell’ambiente romano e folto di un numeroso fan club, torna sul palco del Closer. Come resistere all’occasione di fare quattro chiacchiere con loro? Ed ecco i nostri appunti e qualche rivelazione… D: Cambio di formazione. Vi conosco da tanti anni, perciò iniziamo da questa importante novità. Stasera 24 aprile tornate a suonare al Closer e vedo qualche cambiamento… Andrea Toro: Sí, infatti. Si era dato il massimo ed in amicizia, e serviva un cambiamento artistico. La vecchia formazione non era più adeguata. Volevamo sperimentare e diventare più… potenti nell’espressione. Abbiamo trovato Valerio Mondelli in batteria che già conoscevano ed é affidabile. Piero (Sorrenti, alla chitarra) era già con noi. Monia (Steri, voce e tastiere) prese parte giá nel 2008 alla prima reunion. Abbiamo così superato tutte le divergenze ed il discorso prosegue in maniera creativa verso la direzione che abbiamo in mente. D: Suonare in maniera più potente, accennava Andrea (Toro, voce e basso): dettagliate? Andrea: Serviva racchiudere il pregresso di tutti. Alcuni di noi, diciamo i tre quarti, sono impegnati anche in altri progetti. Monia ha lavorato col Banco e con Nocenzi, Piero da sempre fa tante cose, ed io stesso, che dopo tante collaborazioni, ora mi dedico solo a Sweetest Crime. Valerio lavora con Physical Noise ed altri gruppi, quindi siamo… eclettici. Oggi oscilliamo tra thrash, death metal e sperimentale sul gothic. La vena gothic e psichedelica restano. Usiamo però un’accordatura più bassa, ora come ora. D: Quanto di passato e quanto di nuovo vediamo stasera? Andrea: Due brani e… il resto é tutto materiale nuovo. D: Tornate in sala d’incisione a breve? Andrea e Piero: Stiamo scrivendo. Scriviamo tutti e creiamo i brani sia da soli che in sala prove. Ci muoviamo verso le incisioni. Del vecchio repertorio non inciso includeremo poco. Sará un concept, ma non dico altro per scaramanzia. D: Cosa non direste mai ad un giornalista? “Siamo gay”, ride Valerio. Andrea: No, non ti raccontiamo il progetto perché é una cosa grossa e per ora non ne parliamo. Il titolo? Ancora no. A te lo diciamo, ma a microfoni spenti! E ora, live! Un ringraziamento al Closer per averci ospitati. Per saperne di più https://www.facebook.com/pages/SWEETEST-CRIME/55484372137 Comments comments