Max Gazzè riporta a Roma La favola di Adamo ed Eva Valerio Piccioli Dic 31, 2018 LIVE REPORT La favola di Adamo e Eva compie vent’anni con Max Gazzè alla Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Era l’anno 1998 quando la carriera di un giovane Max Gazzè decollava grazie al successo, a tratti prevedibile, di un disco (La favola di Adamo ed Eva, prodotto dalla Virgin) che portava sul panorama musicale italiano un bassista dalla timida voce con degli intrepidi arrangiamenti e giri di basso pindarici. Oggi La favola di Adamo ed Eva ritorna a Roma, terra natale del cantautore, in un concerto-evento di tre date (28, 29 e 30 Dicembre) che ripercorre per intero la scaletta di quel disco insieme ai maggiori successi di Gazzè. La serata segue uno schema ben definito: prima parte dedicata al disco, seconda parte incentrata sui maggiori successi del cantautore romano. Due ore abbondanti di musica che hanno impegnato Max Gazzè insieme alla sua band, composta da Clemente Ferrari alle tastiere, Cristiano Micalizi alla batteria e Adriano Viterbini alla chitarra, Max De Domenico ai fiati Così si parte sulle note di Etereo, Vento d’estate, L’amore pensato. Nel mezzo i brani tecnicamente più interessanti, quelli che hanno contraddistinto il successo dell’album e di Gazzè stesso con sonorità futuriste e testi poeticamente onirici (Nel verde, Due apparecchi cosmici, Casi ciclici, Colloquim Vitae). Chiudono il primo blocco Cara Valentina, La favola di Adamo ed Eva, Una musica può fare. Nella seconda parte spazio ai sentimenti, all’amore, alla parte intima e stranamente più conosciuta dell’istrionico Gazzè con Il timido ubriaco, L’uomo più furbo, Mentre dormi, La vita com’è. La chiusura della serata dedicata agli amici Fabi e Silvestri e al loro viaggio in giro per l’Africa raccontato con l’album Il padrone della festa e con la canzone L’amore non esiste. Un bel compleanno per La favola di Adamo ed Eva, di quelli che ti lasciano un sapore dolce e note chiare e roboanti nella mente. Una di quelle serate, che spesso capitano d’estate, in cui torni a casa fischiettando e canticchiando un motivetto che ti ha colpito, o solo un giro di basso che magistralmente Gazzè può aver riprodotto in sala durante il live. Le chiacchiere del timido Max, gli intrepidi movimenti delle sue mani sul basso, l’eco della musica nella Santa Cecilia, la voce di fondo del pubblico cantante, hanno reso omaggio a questi vent’anni di ottima e avanguardistica musica. Max Gazzè, Clemente Ferrari, Cristiano Micalizi, Adriano Viterbini e Max De Domenico hanno suonato e cantato: Etereo Vento d’estate Come si conviene Raduni ovali L’origine del mondo L’amore pensato Nel verde Comunque vada Due apparecchi cosmici Casi ciclici Colloquim Vitae Autoironia Cara Valentina La favola di Adamo ed Eva Una musica può fare Il timido ubriaco L’uomo più furbo Il solito sesso Ti sembra normale Mentre dormi L’amore non esiste La vita com’è Sotto casa Comments comments