Un pezzo di storia della musica italiana, l’aria di chi è sempre giovane e quindi invincibile, il pubblico che da vent’anni a questa parte è cresciuto con loro e non li abbandona mai: queste le cose in comune tra Daniele Silvestri e i suoi amici, colleghi e ospiti che sabato sera hanno incendiato il Forum di Assago con un concerto che è stato una vera festa. Lo spettacolo che prende il nome dall’omonimo brano di Silvestri, “Le cose in comune”, è stata un’occasione per l’artista romano di ripercorrere la splendida carriera che ancora lo vede in cima alle classifiche in compagnia di chi come lui negli anni ’90 ridiede spolvero al cantautorato italiano: un esperimento, quello di sabato sera, che pareva ben riuscito già ad inizio serata, quando un palazzetto pieno come un uovo attendeva l’inizio dello show. È stato il pianoforte di Silvestri a scandire le prime note, quelle di “Questo paese”, con un giro malinconico da cantastorie in pieno stile Silvestri ed un fascio di luce puntato solo sul “padrone di casa”.
Gli basta una giacca da Sgt. Pepper e una chitarra per dare inizio alle danze con “Monetine”, accompagnato da una sontuosa band di sei elementi. L’uomo col megafono prosegue con “Quali Alibi” e “Manifesto”, pezzi di denuncia da autore da sempre schierato politicamente e impegnato nel sociale. Tra gli amici che ha voluto sul palco, infatti, anche l’attore e regista Edoardo Leo, che si inserisce all’interno dei brani musicali con letture legate ad avvenimenti di cronaca recenti, sulle morti di bambini e ragazzi in stragi terroristiche, sottolineando l’impegno dell’associazione Every child is my child, di cui lui e Silvestri si fanno portavoce.
Ad aprire la sfilza di duetti – vere e proprie chicche – è il capolavoro “Giudizi Universali” in cui Silvestri accompagna al piano Samuele Bersani, accolto tra gli applausi; i due proseguono sull’onda dell’entusiasmo dei presenti con “Ma che discorsi”. La celeberrima “Occhi da orientale” è eseguita da Silvestri assieme a Diodato, che poi cede il palco all’unico ospite femminile, Carmen Consoli: la cantantessa, vestita con un elegante abito di pizzo nero, canta del suo narciso con “Parole di burro”, e poi accompagna Silvestri nella road song “Strade di Francia”. La febbre dei presenti – fra i 30 e i 45 anni, ex ragazzini nei ’90 – sale alle stelle con l’arrivo di Manuel Agnelli che, smessi per una sera i panni di giudice di X Factor, torna il rocker ribelle dalla voce incazzata degli Afterhours, e dopo “Il Dado” duetta con Silvestri in “Male di miele”.
Non potevano mancare i fratelli di Silvestri, alias Niccolò Fabi e Max Gazzè: il terzetto si ritrova dopo il grande successo dell’album e del tour che li aveva visti assieme nel 2014, e tra battute al microfono e risate complici, pescano proprio da “Il padrone della festa” il primo singolo “Life is sweet” e “Spigolo tondo”.
Tra varie improbabili incursioni di Gazzè, che indossa enormi cuffie (“Sto seguendo la partita”), Silvestri torna protagonista sul palco con un tris di immancabili, “Il mio nemico”, “Gino e l’Alfetta” e “Salirò”; poi il gran finale che vede scendere in campo tutti gli artisti nello splendido brano “Aria”. È la volta poi di un medley di canzoni-simbolo firmate da ognuno degli ospiti, carrellata di capolavori che unisce le voci sul palco e quelle del pubblico, quasi un “Live Aid” all’italiana: “Non è per sempre”, “Amore di plastica”, “Freak”, “La favola di Adamo ed Eva”, “Lasciarsi un giorno a Roma” e “Cohiba”. Una dietro l’altra, da restare senza parole, e senza fiato.
Come da tradizione, è “Testardo” e i suoi cori in romanaccio ad accompagnare i titoli di coda: li mortacci tua, Silvestri, che bella festa.

Scaletta:
Questo paese
Monetine
Quali Alibi
Manifesto
Banalità
Giudizi universali (con Samuele Bersani)
Ma che discorsi (con Samuele Bersani)
Pochi giorni (con Diodato)
Occhi da orientale (con Diodato)
Acqua stagnante
Parole di burro (con Carmen Consoli)
Strade di Francia (con Carmen Consoli)
La mia casa (con Edoardo Leo)
Il dado (con Manuel Agnelli)
Male di miele (con Manuel Agnelli)
Desaparecido
A dispetto dei pronostici
Sornione (con Niccolò Fabi)
Spigolo tondo (con Niccolò Fabi e Max Gazzé)
Life is sweet (con Niccolò Fabi e Max Gazzé)
L’autostrada/Corazon Espinado
L’appello
Le navi
Ultimo bacio (con Carmen ConsoliI)
Il mio nemico
Gino e l’Alfetta
Salirò
Bis
Aria (tutti assieme)
Le cose che abbiamo in comune (tutti assieme)
Medley: Non è per sempre/Amore di plastica/freak/La favola di Adamo ed eva/Lasciarsi un giorno a Roma/Cohiba
Testardo

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