Aspettando la data romana, Nathalie si è fatta raggiungere da 100 Decibel e ci ha parlato del suo nuovo lavoro. Matteo Nardone Ott 21, 2013 INTERVISTE Ciao Nathalie, benvenuta tra i pixel di 100Decibel. Ciao, è un piacere! – Il 17 Settembre è uscito il tuo secondo album di inediti: Anima di Vento. Come ci presenti questo tuo nuovo lavoro? Anima di Vento è il risultato di due anni di lavoro tra composizione, scrittura e produzioni. L’intento era fin dall’inizio di creare qualcosa di unitario, che avesse un filo conduttore tra i vari brani: in questo caso è la riflessione attiva, cioè una presa di coscienza legata alla concretezza. Musicalmente questo si traduce nell’equilibrio tra il mio aspetto intimistico e delicato, e il mio lato grintoso e concreto. Nel complesso è un album sicuramente più rock di Vivo Sospesa. – In questo disco hanno collaborato con te personaggi noti nello scenario cantautoriale: Raf, il maestro Battiato e Toni Childs. Chi ti ha emozionato di più? Sono tre artisti molto differenti tra loro, accomunati da una grande sensibilità. Sono grata a ognuno per il contributo artistico e umano che mi hanno donato. E’ veramente difficile scegliere! Basandomi sui miei ascolti ed influenze musicali più forti, potrei dire che Battiato è per me un esempio eccellente di ricerca e coerenza artistica, un riferimento importante del mio percorso. – Sogno nel cassetto: una canzone con… Alcuni sogni si sono già avverati, ma sicuramente continuando a sognare direi Eddie Vedder dei Pearl Jam, perché è un artista che riesce ad emozionarmi sempre e dal grandissimo spessore musicale. E’ per me un’ispirazione da sempre! – Hai sempre sognato di fare la “cantante”? Ho sognato cose molto diverse tra loro nel corso degli anni, ma la musica ha sempre fatto parte di me, fin da piccola mi “arrampicavo” sullo sgabello per strimpellare il pianoforte…ero attratta da qualunque cosa emettesse un suono! – Essendo cantautrice, ogni canzone racconta un po’ di te. C’è però una canzone che senti più tua? E’ difficile scegliere tra le mie “creature” e mi viene un po’ da ridere perché a dire il vero potrei rispondere in mille modi diversi a seconda del momento! Una canzone a cui sono molto affezionata e che è sicuramente molto personale è “Soul of Paper, che chiude l’album… ma te ne potrei citare almeno altre tre! – Quante difficoltà e pregiudizi hai dovuto superare? Sicuramente c’è il fatto che venendo da anni passati in un circuito musicale più “underground” e uscendo però per la maggioranza del pubblico da una trasmissione televisiva, si possa creare una sorta di confusione su ciò che faccio musicalmente. E il bello è che ho continuato a fare le stesse cose da quando ho iniziato più di 12 anni fa..! A volte mi fa sorridere il fatto che magari una parte di pubblico mi ritiene ‘pop’ e un’altra troppo ‘alternativa’ per il mondo musicale in cui mi muovo adesso… credo che le etichette alla fine aiutino poco a definire veramente la musica. Ma dall’altro lato questa è anche una cosa comprensibile, siamo tutti abituati a vedere la realtà per categorie… Credo quindi che sia una questione di tempo e che in generale basti ascoltare con purezza, per così dire, senza basarsi su cliché che possono portare fuori strada. – Com’è stata la tua esperienza a X-Factor? E’ stata un’esperienza molto bella e gratificante e molto difficile allo stesso tempo… da un lato mi sono dovuta mettere in gioco e sotto giudizio dopo tanti anni di gavetta, confrontandomi con il palco televisivo che per me era un po’ una novità, e tra l’altro cantando cover… cosa che non facevo da anni, essendo cantautrice! Dall’altro lato invece ho avuto la fortuna di avere Elio come ‘mentore’, che mi ha sempre rispettata e valorizzata artisticamente. X Factor mi ha dato sicuramente la grande opportunità di raggiungere più pubblico con la mia musica! Un altro lato positivo che mi ha colpito molto è l’aspetto umano dell’esperienza: con gli altri partecipanti si è instaurato un rapporto di amicizia, infatti dentro al famoso “loft” c’era quasi sempre un clima di allegria e condivisione, quasi tutti abbiamo visto quel periodo come un’avventura che stavamo vivendo tutti insieme. – L’anno successivo, hai partecipato a Sanremo. Un’altra grande esperienza suppongo… Si, il palco dell’Ariston è emozionantissimo, si sente tutta la storia che è passata di lì…! La settimana di Sanremo poi è decisamente un “frullatore”, intensissima, divertente e anche un po’ stressante, ma devo dire un’esperienza molto bella e surreale! – Ti rivedremo calcare il palco dell’Ariston? Chissà, ma sicuramente mi farebbe piacere! – A novembre parte il tour… Si, non vedo l’ora! Il live è la mia dimensione più naturale, e sarà bellissimo poter suonare i pezzi nuovi dal vivo. Vi aspetto il 17 novembre a Milano e il 29 novembre a Roma! Nathalie, noi ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato e ti lasciamo l’ultima parola per salutare i nostri lettori. Grazie a voi… un saluto musicale a tutti i lettori di 100Decibel!! – Nathalie Nathalie – ph. Marta Petrucci Nathalie – ph Matteo Nardone Nathalie – ph Matteo Nardone Nathalie – ph Matteo Nardone Nathalie – Anima Di Vento Nathalie – ph Matteo Nardone Comments comments